CONCERTO PER I DIRITTI “LOTTIAMO CANTANDO”

I diritti se non sono di tutti sono privilegi.

18 MAGGIO 2019 Parco Cavallo Pazzo-Roma

Sabato 18  maggio al Parco Cavallo Pazzo alla Garbatella (Roma) il Tavolo SaltaMuri, ha organizzato questo  evento rivolto alla cittadinanza, col Patrocinio dell’VIII Municipio ed in collaborazione con Casetta Rossa, con Giovanna Marini,  il Coro ‘Inni e canti di lotta’    e la Banda della scuola di Musica popolare  Testaccio, diretta dal maestro  Silverio Cortesi, e con le scuole del Municipio.

Incuranti della pioggia battente e approfittando di qualche sprazzo di sole, il Tavolo SaltaMuri e gli artisti hanno  manifestato che ci sono  per e  con i soggetti colpiti da leggi e misure umanamente e giuridicamente discriminatorie e lesive dei diritti umani universali.

Giovanna Marini col  Coro e Banda hanno aperto  l’evento con  il canto

Italia Bella, stornelli registrati da Caterina Bueno a Stia, nel 1965, che raccontano della prima grande emigrazione di 10 milioni di italiani  verso le Americhe tra il 1860

 Giancarlo Cavinato portavoce del Tavolo ha  presentato ha presentato le finalità e i punti di forza del Tavolo SALTAMURI, che raccoglie oltre 130 associazioni e gruppi, ed  in particolare  le sue Campagne “MILLE SCUOLE APERTE PER UNA SOCIETÀ APERTA”,“ UNA PIETRA DI INCIAMPO DAVANTI AD OGNI SCUOLA” e “DIRITTI NON PRIVILEGI. ITALIANI SUBITO!”

Giulia Titoli  della Rete degli Studenti Medi, ha presentato i vari interventi.

La Classe IIF  dell’I.C. Macinghi Strozzi sotto la   guida dell’Insegnante Federica Novelli  ha rappresentato lo Spettacolo: “Scusate se…” , particolarmente coinvolgente.  

Ha portato i Saluti Istituzionali dell’VIII MUNICIPIO       l’Assessora all’ Educazione  Francesca Vetrugno.     

A seguire i canti:

Or che innalzato è l’albero, un canto molto amato da G.Mazzini che ricorda le sollevazioni giacobine e risale probabilmente al  1797, quando al tempo della Repubblica Ligure fu innalzato per la prima volta “l’albero della libertà”.

Curagi fjoi / Strofette , è un montaggio di strofe di tre canti che si rifanno alla sosta di Garibaldi a Biella , mentre marciava per il Ticino, nel 1859; il ferimento di Garibaldi in Aspromonte nel 1862 e le sollevazioni che avevano come obiettivo “Andiremo in Roma santa” e l’affermazione del tricolore come simbolo del Risorgimento.

Il crack delle banche, canto che racconta lo scandalo della Banca romana di Sconto , scoperto a partire dal 1888 e che sembra scritto per i giorni nostri.                                                                             

Combattete lavoratori , un canto  degli inizi del 1900  che si rifà alle dure  lotte  sindacali, in particolare  del “mondariso” ,per l’applicazione del regolamento Cantelli del 1869, che riduceva a 8 ore  il carico dei lavoro.

O Venezia, canto colto di ispirazione verdiana,   molto cantato nelle risaie, che racconta l’assedio di Venezia del 1849, con un riferimento nell’ultima strofa allo sposalizio del mare .

Ha portato la sua testimonianza a nome di “Italiani Senza Cittadinanza” il giovane  Omar Neffati .

Subito dopo Giovanna Marini ha intonato    Partono gli Emigranti,   testo originario di Alfredo Bandelli,  che  racconta la emigrazione italiana verso l’Europa degli anni 1950 -’60,   attualizzato , che  mostra il rinnovarsi di tragedie antiche   con le migrazioni odierne.

I ragazzi della ID  dell’I.C. Macinghi Strozzi con l’insegnante Federica Novelli hanno raccontato il loro lavoro sulle  “Pietre inciampo e manine alzate” poste nell’angolo del giardino della scuola dedicato al Mediterraneo,

I ragazzi  delle classi  IEIL dell’I.C. Padre Semeria– Plesso Principe di Piemonte con le insegnanti Loredana Savelli e Alessia Barbagli    hanno cantato   “Sing for the climate”, il canto in inglese sul motivo di “Bella ciao”  divenuta l’inno  delle battaglie per il clima avviate da Greta,  accompagnati alla chitarra da Giovanna Marini.

Poi insieme a tutti i presenti  hanno cantato Bella ciao.                                                           

  Giovanna Marini e il Coro e Banda hanno quindi eseguito

  Ama chi ti ama,    strofe che,  sulle note di un canto della risaia,    Giovanna Marini attualizza continuamente  legandole a lotte significative dei giorni nostri,

Anna D’Auria ha concluso con i saluti e ringraziamenti a nome del Tavolo SaltaMuri, ricordando la Conferenza  stampa del 21 maggio a Montecitorio sul Diritto di cittadinanza.

In questa giornata particolare  abbiamo sperimentato le potenzialità  che un quartiere accogliente e  gruppi di volontariato, ricerca e azione  nelle scuole e nel territorio   possono costituire come preziosi presidi di libertà e democrazia.

Foto di copertina : Il concerto di Graziella Conte.

Le riprese filmate sono a cura di Fotografi Romani